MEMORIA STORICA E SINERGIE
Iniziamo questa sinergia insieme all’associazione Bunker Soratte
Vista la ricorrenza del tragico incidente avvenuto il 15/11/1943 eccezionalmente *Domenica 20 Novembre* sarà possibile visitare gratuitamente, con il biglietto del bunker, anche le CATACOMBE DI SANTA TEODORA di Rignano Flaminio – RM.
Per info e prenotazioni:
CATACOMBE DI SANTA TEODORA
via di San Sisinio – Rignano Flaminio – RM
Orario di apertura: 15:00/18:00
Visite ogni 30 minuti per gruppi di massimo 15 persone.
Disponibilità fino ad esaurimento posti.
Ingresso gratuito ma necessaria la prenotazione:
ASSOCIAZIONE PRO LOCO RIGNANO FLAMINIO
Email: proloco.rignano@virgilio.it
Facebook/Messenger/Instagram: Pro Loco Rignano Flaminio
Cell: 3314378825 – 3391164670 (anche Whatsapp)
Website: www.prolocorignano.it
EVENTO NELLA STORIA 15/11/1943
Durante l’ultima guerra mondiale, nella mattina del 15 novembre 1943, sulla ferrovia Roma Nord (S.R.F.N.), avvenne uno scontro tra treni in prossimità del cimitero di Rignano Flaminio.
Un convoglio partito da Viterbo alle ore 07:19 e diretto a Roma, composto da cinque carrozze e due motrici, era stracolmo di viaggiatori, fermo alla stazione di Sant’Oreste che proseguì la sua corsa in direzione della Capitale.
Una motrice e quattro carrozze provenienti da Roma, anche queste colme di viaggiatori che si erano recati in provincia per acquistare direttamente dai contadini, beni alimentari, dato che in città scarseggiava tutto, ferme alla stazione di Rignano Flaminio, invece di attendere la coincidenza, forse a causa di un’incomprensione telefonica ripartirono.
In curva, all’altezza del cimitero di Rignano Flaminio, precisamente al passaggio a livello, i due treni si scontrarono.
I morti furono 120 e moltissimi i feriti. Quando giunsero i primi soccorsi, una colonna militare tedesca, diretta a Cassino, stava già prestando aiuto ai feriti insieme ad alcuni volontari.
Tutti dovettero impegnarsi molto per estrarre i corpi dalle vetture e le operazioni furono rese ancora più difficoltose dalle piogge copiose di quel periodo, tanto che per riportare la situazione alla normalità lungo quel tratto ferroviario si impiegò circa una settimana.
I morti, furono posti dai militari tedeschi (provenienti anche dal Soratte guidati dal Feldmaresciallo Albert Kesselring) sul sagrato della Chiesa S. Teodora per il riconoscimento da parte dei familiari.
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